Venezia, Roma e Ferrara per festeggiare un trentennale

Venezia, Roma e Ferrara per festeggiare un trentennale

Docomomo Italia partecipa alla 19° Biennale di Architettura, svolge una ricerca sulle chiese del terzo millennio e ad ottobre celebra il congresso

 

Published 4 giugno 2025 – © riproduzione riservata

Docomomo Italia festeggia nel 2025 trent’anni di ininterrotta attività sul fronte della conoscenza, della tutela e della salvaguardia, senza tralasciare le questioni relative al progetto, del patrimonio architettonico novecentesco che, negli anni, si è via via ampliato comprendendo anche le opere più recenti.

In corrispondenza con Docomomo International (Documentation and Conservation of Buildings, Sites and Neighbourhoods of the Modern Movement), l’associazione ha cercato di costruire una comunità attiva aperta allo scambio e al confronto, ponendosi contemporaneamente come un osservatorio indipendente sull’evoluzione delle politiche e delle pratiche che nel nostro paese hanno interessato l’architettura moderna e contemporanea, via via esposta a rischi sempre maggiori. Lo ha fatto ricorrendo a strumenti diversi: inizialmente il bollettino cartaceo “Docomomo Italia giornale”, il sito poi e, oggi, la versione digitale del Giornale semestrale, ospitato da Il Giornale dell’Architettura.

 

Roma è una cometa

E all’innesco di processi di valorizzazione della città contemporanea è dedicata l’installazione “Roma è una cometa” inserita nel programma ufficiale della 19° Biennale di Architettura di Venezia.

Promossa da VIU-Venice International University, Università Iuav di Venezia, Università di Roma Tre, Distretto del Contemporaneo con Docomomo Italia, l’installazione immersiva propone una nuova immagine di Roma che prescinde dal suo centro storico e che racconta le potenzialità della città contemporanea attraverso un viaggio guidato da una mappa su cui camminare e da una voce narrante che commenta i video proiettati contemporaneamente su più schermi.

L’idea prende le mosse dal progetto “Roma. Distretto del Contemporaneo” a cui Docomomo Italia collabora dal 2023. Il progetto nasce da un’idea dell’ambasciatore Umberto Vattani, artefice della collezione d’arte contemporanea Farnesina del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la cui sede dal punto di vista architettonico rappresenta uno snodo tra primo e secondo Novecento. Ha l’obiettivo di promuovere azioni di valorizzazione dell’area Flaminio-Foro Italico-Farnesina, ricca di opere di architettura e di ingegneria e innervata da istituzioni culturali, capace di offrire una immagine vitale e dinamica della capitale, in alternativa alla città storica.

Nell’installazione “Roma è una cometa”, il distretto rappresenta la testa della cometa la cui scia disegna la nuova forma della metropoli e la proietta nel Mediterraneo. Seguendo il corso del fiume e toccando alcuni degli episodi più significativi della Roma del Novecento e del terzo millennio, la cometa intercetta una città alternativa, a volte nascosta, dinamica e in continua trasformazione, mettendo in luce episodi di architettura e ingegneria incastonati nel tessuto urbano densamente stratificato (persino nel centro storico, con la nuova Piazza Augusto Imperatore e il progetto CaRME passeggiata archeologica) o sparsi in quella galassia plurale e disordinata che chiamiamo impropriamente periferia.

 

Dalla periferia, 12 chiese del terzo millennio

Ed è proprio alla periferia che si rivolge la ricerca dedicata a dodici chiese romane del terzo millennio che, nell’ambito delle iniziative legate al progetto Roma si trasforma-Giubileo 2025, vede la collaborazione di Docomomo con QART Laboratorio per lo studio di Roma contemporanea della Sapienza e VIU-Venice International University. La ricerca avrà esito in una guida che documenta il ruolo delle nuove chiese nelle aree periferiche della città e in un pieghevole in due lingue già disponibile per turisti e pellegrini presso i punti informativi del Comune di Roma.

 

Novecento in transizione. Patrimonio e progetti, azioni e tutela

Infine, con il congresso “Novecento in transizione. Patrimonio e progetti, azioni e tutela”, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, Docomomo Italia riprende le fila di un percorso che ha affrontato negli anni le questioni inerenti alla documentazione, tutela, intervento e messa in valore del patrimonio a tutte le scale.

Un congresso dedicato alla transizione, non intesa solo come efficienza energetica o ecologica, ma considerata come condizione del patrimonio recente stretto tra le evidenti difficoltà nel far seguire alla conoscenza, che deriva dallo studio dei suoi caratteri e valori, l’attivazione di forme efficaci di tutela, la diffusione di buone pratiche di intervento, l’innesco di processi di valorizzazione e riuso che non portino ad alterarne le caratteristiche e a cancellarne la memoria.

 

Immagine di copertina: l’installazione “Roma è una cometa” alla 19° Biennale di Architettura di Venezia

Autore

  • Rosalia Vittorini

    Professore associato di Architettura tecnica presso l’Università di Tor Vergata, Roma. La sua attività di ricerca è incentrata sull'evoluzione delle tecniche edilizie con l’obiettivo di analizzare il rapporto tra architettura e costruzione. In questo ambito approfondisce temi e opere dell’architettura italiana del Novecento e affronta le problematiche relative al restauro e alla conservazione del moderno. È stata tra i fondatori e presidente di DOCOMOMO Italia ed è membro di ArTec, Associazione scientifica per la promozione dei rapporti tra architettura e tecniche dell’edilizia

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