Città accessibili a tutti: il punto a Urbanpromo
L’impegno della Community INU attiva dal 2016, la collaborazione con Unioncamere e 21 Camere di commercio per il focus sui territori Unesco, la quinta edizione del Premio omonimo
Published 14 ottobre 2024 – © riproduzione riservata
Nelle relazioni tra accessibilità universale e territori le azioni finalizzate a migliorare l’inclusione sociale e l’efficienza delle filiere turistico-culturali sono in grado di sostenere vitalità e benessere.
In questa direzione si sviluppano con sempre maggiore efficacia le azioni di Unioncamere Nazionale e di 21 Camere di Commercio italiane, Mirabilia Network, per mettere in collegamento e valorizzare aree accomunate dalla rilevante importanza storica, culturale e ambientale, nonché caratterizzate dalla presenza di siti Unesco Patrimonio dell’umanità.
Attraverso approfondimenti di esperti e illustrazioni di esperienze significative in atto in Italia, l’iniziativa programmata (il 7 novembre mattina) all’interno della 21° edizione di Urbanpromo (dal 5 all’8 novembre presso l’Innovation Center di Fondazione CR Firenze) prevede di approfondire temi che, agendo in stretta relazione, contribuiscano a migliorare la qualità della vita e l’autonomia delle persone: accessibilità universale e vitalità dei territori; strumenti della pianificazione integrata e benessere dell’abitare; processi per l’inclusione e formazione congiunta.
Alla base del confronto vi è la convinzione di dovere andare oltre la logica del singolo intervento di miglioramento dell’accessibilità, per avviare processi integrati finalizzati ad agire positivamente sull’eliminazione delle barriere fisiche, percettive, sensoriali, intellettive, sociali, economiche e culturali che limitano l’accesso delle persone al funzionamento urbano. Ai partecipanti verrà consegnata la pubblicazione Linee di indirizzo per una Toscana accessibile edita da Regione Toscana.
Città di generə e prospettive per una città equamente condivisa
La Community INU “Città accessibili a tutti” è attiva dal 2016, si configura uno spazio “aperto” collaborativo al quale aderiscono importanti enti e istituzioni, opera attraverso un programma triennale condiviso da un gruppo di lavoro interdisciplinare. Nel corso dell’attività sono stati affrontati diversi temi rilevanti. Nel maggio 2023 alla Biennale dello spazio pubblico, il confronto tra alcune testimonianze ha permesso di sviluppare “La città di generə, fare urbanistica, prospettive per una città equamente condivisa”.
Le condizioni fruitive dello spazio pubblico riflettono e rimandano all’accessibilità universale di città e territori, in particolare quando riguardano le barriere di accesso che le persone incontrano nell’abitare. Le tematiche incentrate sul genere ne sono una componente estesa, purtroppo con espressioni negative sulla quotidianità della vita delle persone ma anche sulle prospettive sociali, culturali ed economiche non soltanto di chi in questa “dimensione” si viene a trovare ma per tutti. Questioni che, troppo spesso traducendosi in eventi sempre più violenti e drammatici, impongono una revisione nonché una riconsiderazione delle modalità relazionali tra i componenti dei diversi generi. Qui città e territori non possono “fuggire” le responsabilità congiunte nella costruzione di ambiti discriminanti nei quali prolificano e agiscono le comunità “afone” sul piano dell’educazione rispettosa dei generi. L’affermazione di comportamenti escludenti è il frutto di politiche, strategie e soluzioni abitative, sia collettive che private, spesso disattente se non completamente manchevoli sull’accessibilità universale.
Trattando del funzionamento urbano sono coinvolte tutte le persone e il suo svolgimento, ovviamente, ha forti caratteri di complessità e multiscalarità riguardando gli ambiti collettivi e individuali della vita. Ciò introduce il ruolo ineludibile della pianificazione urbanistica socialmente utile, interagente con gli ambiti dei diritti sociali, delle garanzie democratiche, dell’etica progettuale, dei sistemi relazionali, dei servizi di welfare, del benessere e della qualità della vita.
La persona è il soggetto centrale sia nella funzione d’interprete e sia in quella di destinatario. Considerare questo dualismo come punto di analisi del “pianeta” accessibilità, al quale fare riferimento, consente di allargare la visuale sui limiti che le persone trovano nell’accesso al funzionamento urbano ma anche sulle differenti disabilità vissute dalle stesse persone. Riconducibili all’architettura dei luoghi e dei percorsi pubblici e privati, le barriere sono fisiche, cognitive, sensoriali, percettive, comunicative e intellettive, alle quali si aggiungono, nell’ambito della vitalità urbana, le barriere culturali, sociali, di genere, relazionali, sanitarie, economiche e di reddito. Barriere e disabilità esprimono impianti complessi e multiscalari che, più in generale, “spingono” i ruoli della pianificazione, della programmazione, del progetto e della gestione a interagire e a confrontarsi con l’assetto storico-culturale.
Conseguentemente il significante di accessibilità-universale non è una percezione statica che, allorquando è avvertita, assume caratteri immutabili, ma è sentimento dinamico e variabile legato al “clima” politico del tempo in cui si manifesta. È un traguardo sempre più irrinunciabile e “crescente” per le politiche attive inerenti l’inclusione sociale, nonché per consentire i massimi livelli possibili di autonomia e indipendenza degli esseri umani.
Premio “Città accessibili a tutti” 2024
L’INU nel 2020 ha istituito il Premio “Città accessibili a tutti” che viene assegnato attraverso un bando di INU-Urbit, Urbanistica Italiana. Il concorso annuale, giunto alla quinta edizione, è aperto ai lavori, inerenti qualsiasi disciplina scientifica, aventi carattere innovativo sull’accessibilità universale svolti in Italia o all’estero nell’ambito di tesi di laurea, ricerche e studi. Il montepremi di 7.000 euro (in buoni libro e dispositivi) è sostenuto da Mirabilia Network e Camera di Commercio di Genova. Collaborano al Premio il Ministero per le Disabilità e quello della Cultura, il CNR, CERPA Italia Onlus e Urbanistica Informazioni.
I temi centrali del bando 2024 riguardano prioritariamente: il sistema dell’accessibilità a 360° delle filiere del patrimonio culturale (edifici e spazi della cultura, strutture dell’accoglienza, turismo, infrastrutture della mobilità integrata, vitalità di commercio e servizi degli ambiti urbani e territoriali, politiche e piani per la rigenerazione e la riqualificazione); comunicazione, informazione e servizi integrati per l’abitare con i sistemi di gestione urbana; soluzioni innovative inerenti le tecnologie a sostegno di una maggiore autonomia e di una migliore qualità del benessere e della sicurezza delle persone nei loro ambienti di vita; soluzioni applicate al progetto dei servizi e delle attrezzature inerenti i servizi (mezzi di trasporto, infrastrutture per la mobilità, etc..), gli edifici (spazi domestici, edifici pubblici e/o aperti al pubblico, etc..) e gli ambiti urbani (strade, parchi pubblici, spazi polifunzionali, etc).
Immagine copertina: Atlante città accessibili
Coordinatore Community INU Città accessibili a tutti.