Premi IN/Architettura Calabria, un nuovo fermento culturale
Due premi e sette menzioni su 49 candidature per progetti che reinterpretano in chiave contemporanea gli archetipi mediterranei
Published 27 febbraio 2024 – © riproduzione riservata
CALABRIA. Dopo diversi anni la regione è tornata ad assegnare in modo autonomo i premi IN/ARCHITETTURA regionali, e lo ha fatto con la volontà e l’entusiasmo di fotografare il paesaggio antropizzato contemporaneo e premiare progettisti, committenti e imprese che hanno creduto in questo territorio e hanno investito le loro forze per realizzare opere di qualità.
La Calabria ha nel tempo dimostrato attenzione alla realizzazione di architetture di pregio e più volte è stata premiata da IN/Arch, sin dalla prima edizione del 1961, quando fu attribuito il premio regionale al Centro Mancuso a Catanzaro, ritenuto “esempio significativo di ristrutturazione edilizia e di bonifica di zone povere urbane”.
Due premi e sette menzioni che reinterpretano gli archetipi mediterranei
L’occasione di quest’anno ha permesso di effettuare una mappatura dello stato di salute dell’architettura in Calabria e di constatare, in una molteplicità d’interventi, l’immutata volontà di mantenere la qualità architettonica da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo di costruzione. Le candidature ricevute e il tenore dei premi assegnati evidenziano un nuovo fermento culturale, a volte ancora poco riconosciuto, diffuso in tutta la regione, nei capoluoghi di provincia quanto nei più piccoli centri costieri e dell’entroterra, con progetti che vedono l’intervento di committenza pubblica e privata.
La giuria regionale, presieduta da Marcello Guido (premio alla carriera IN/Architettura 2020) e composta da Emilio Salvatore Leo (architetto e designer), Santo Marra (menzione speciale premio IN/Architettura 2020 nella categoria interventi di rigenerazione urbana), Giovani Battista Perciaccante (presidente ANCE Calabria) e Francesca Schepis (vincitrice premio IN/Architettura 2020 nella categoria giovani, nonché componente del direttivo IN/Arch Calabria), ha scelto, tra le 49 candidature pervenute, di attribuire due premi e sette menzioni speciali per le categorie nuove costruzioni e riqualificazione.
Rispetto ai temi architettonici, le valutazioni della giuria sono state trasversali, spaziando dagli edifici di culto, ai locali pubblici, dalla casa per le vacanze alla riqualificazione a scala urbana. Opere che, seppur molto diverse tra loro, forniscono un interessante spaccato della produzione regionale degli ultimi anni e che, nella maggior parte dei casi, riescono a reinterpretare in chiave contemporanea gli archetipi mediterranei.
Riflessioni e sensibilità da parte di giovani e figure consolidate
Le architetture selezionate si sono contraddistinte per l’attenzione al paesaggio circostante, per il costante dialogo con i luoghi, siano essi naturali per le opere più isolate o ampiamente consolidati per le realizzazioni in ambito urbano, e per la sensibilità nei confronti della materia storica, evidente soprattutto nelle riqualificazioni del patrimonio edilizio esistente.
Inoltre, sono emersi con particolare chiarezza anche l’impegno e le riflessioni verso il valore simbolico e civile dell’architettura. Alcuni progetti hanno evidenziato come l’etica, il senso di comunità e di riscatto sociale possano passare attraverso la qualità dell’opera architettonica e la sinergia degli attori coinvolti. E, proprio in tale contesto, si colloca il progetto della nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro che, con grande orgoglio da parte della sezione e della giuria regionale, ha ricevuto anche il Premio nazionale.
Sembra ancora importante sottolineare che i progettisti premiati vedono la compresenza di giovani e giovanissimi, di figure emergenti e di nomi consolidati e riconosciuti nel panorama nazionale e internazionale, tutti impegnati con uno sguardo ampio al diversificato panorama regionale, attenti ai concetti di sostenibilità, ai particolari architettonici, all’uso sapiente di materiali, tradizionali e innovativi. È grazie a tale attenzione che sono stati assegnati anche i premi speciali associati ai partner Federbeton, Listone Giordano e WTW-Willis Towers Watson.
Premi e riconoscimenti speciali
Il Premio “Bruno Zevi” è stato conferito a Welcome to BelMondo, operazione di rigenerazione innovativa, convincente e lungimirante, che con le sue azioni diffuse, materiali e non, sul territorio di Belmonte Calabro, è riuscita a immaginare un futuro possibile per i tanti borghi storici che caratterizzano il territorio calabrese. Il Premio alla carriera è stato invece conferito al professore Michele Cannatà, calabrese di origine e di animo, che nel suo lavoro, ideato insieme alla compagna di vita e partner professionale Fátima Fernandes, nello studio Cannatà & Fernandes Architetti, è riuscito a realizzare una perfetta sintesi di contaminazioni nomadiche e mediterranee.
Immagine di copertina: Welcome to BelMondo (© La Rivoluzione delle Seppie; foto di Francesca Bilotta)
Intervento di nuova costruzione:
Premiato
- VILLA O, Montauro (CZ), di MORQ
Menzionati
- Chiesa di Santa Maria Goretti, Mormanno (CS), MCA – Mario Cucinella Architects
- Private Swimming Pool, Roccella Ionica (RC), di Pierluigi Gerace
- Dietro il Corso. Residenza in Calabria, Siderno (RC), di Paola Albanese, Antonello Russo
Intervento di riqualificazione
Premiato
- Nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro nell’ex Ospedale Militare, di Corvino+Multari
Menzionato
- MuTerr – Museo del Terremoto: tra archeologia e innovazione, Soriano Calabro (VV), di SAO architecture – Schiavello Architects Office
- Welfare Lab, Reggio Calabria, di Marina Tornatora, Ottavio Amaro
- Riqualificazione del progetto del Parco della Piedichiusa e ponte pedonale, Lamezia Terme (CZ), di Tstudio Architecture & Design
- Beef, Catanzaro, di Giulia Brutto, Oreste Vartellini
Premio speciale “Bruno Zevi”
- Welcome to BelMondo
Premio Speciale WTW-Willis Towers Watson
- Borgonuovo, Rende (CS), di Francesco Lamanna
Premio Speciale Listone Giordano
- Attico in centro, Corigliano Calabro (CS), di Ilaria Forciniti, Giorgio Cofone
Premio alla carriera
- Michele Cannatà, Fátima Fernandes, studio Cannatà & Fernandes Architetti
Laureata in Ingegneria Edile con il massimo dei voti con una tesi in restauro e
riqualificazione, ha successivamente conseguito il titolo di dottore di ricerca ed è oggi
docente esterno di Storia dell’architettura contemporanea presso l’Università della
Calabria. Svolge attività di ricerca coniugando la conoscenza delle architetture
tradizionali con i processi di innovazione contemporanea ed è responsabile scientifico di
workshop universitari, mostre e conferenze nel campo dell’architettura. Dal 2021 ricopre
la carica di Presidente di IN/Arch Calabria.