Premi IN/Architettura Piemonte e Valle d’Aosta: la rivincita della provincia
Molti territori intermedi in controtendenza con le città, a conferma di un importante ruolo di monitoraggio e valorizzazione del processo
Published 14 novembre 2023 – © riproduzione riservata
TORINO. Se guardiamo alla geografia dei progetti premiati possiamo osservare che la maggior parte è collocata in quei territori intermedi che oggi sono considerati sempre più strategici, in quanto possono ancora rappresentare una rete di sistemi antropici capaci di garantire forme di sviluppo sostenibile e di ricostruire al contempo una nuova relazione con il territorio esterno.
Questa condizione favorisce una particolare attenzione dei progetti verso la cultura tecnica e materiale locale, così come verso una reinterpretazione in chiave contemporanea dei caratteri tradizionali. Si tratta infatti di opere che utilizzano, in gran parte dei casi ex novo, linguaggi ibridi che potremmo collocare in un ambito del progetto posto in equilibrio fra innovazione e tradizione. Progetti dove anche il tema di un’ormai improrogabile sostenibilità ambientale non è mai affrontato con la semplice aggiunta di nuovi device eco-tecnici, ma sempre intessendo un dialogo articolato con le condizioni materiali e linguistiche legate al contesto.
Territori intermedi in controtendenza con le città
Potremmo pertanto affermare che i risultati del Premio IN/Architettura per l’ambito Piemonte e Valle d’Aosta rappresentano una controtendenza con quanto accade nelle grandi città dove, più facilmente, i progetti (soprattutto quelli di grandi dimensioni) sono talvolta trasformati in oggetti di design dichiaratamente indifferenti al contesto urbano, storico e sociale in cui si collocano.
Registrando quindi una sorta di “rivincita della provincia” (che ci dice anche molto della crisi odierna della grande città come modello positivo di vita), possiamo però osservare che anche i pochi progetti premiati collocati in contesti più urbani presentano comunque modelli insediativi o architettonici mai privi di una dimensione processuale e narrativa, che si nutre di un costante dialogo con il luogo e i suoi rimandi. Siano essi nuovi edifici o interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, si tratta di progetti che evidenziano una strategia di radicamento ad un contesto, esplicitando sempre un commento ad una situazione data, in opposizione netta ad una idea di autonomia della forma.
Questa attitudine fa ben sperare nella capacità della nuova architettura di recuperare terreno rispetto ad una presunta “aporia” del progetto contemporaneo, oggi facilmente riscontrabile soprattutto nel mondo delle pubblicazioni di architettura, dove imperversa una certa preponderanza dell’immagine sul testo, dell’effetto plastico sulla spiegazione, in ragione di una richiesta sempre maggiore di stupefazione delle forme, a scapito delle sempre meno evidenti ragioni del progetto.
Fra i premiati, al contrario, le ragioni del progetto sono piuttosto esplicite, e rese ancor più evidenti dal serrato confronto dialogico con le condizioni del luogo e con le ragioni dei corpi sociali cui il progetto deve offrire una risposta adeguata. Si tratta di progetti che, anche se non sembrano enunciare grandi principi o ideologie, individuano comunque nuove forme di discorsività, con piccoli e ben sostanziati racconti.
Un premio che monitora le aree interne e valorizza i rapporti tra gli attori
Possiamo supporre che queste caratteristiche, ascrivibili a molti dei premi regionali (quindi non solo a Piemonte e Valle d’Aosta) derivi anche dalla specificità del premio stesso, che da una parte costituisce un monitoraggio efficace di quanto accade nelle aree interne e, dall’altra, seguendo lo spirito del suo fondatore Bruno Zevi, pone l’accento sulla qualità del rapporto che intercorre fra committente, progettista e costruttore.
Seguendo questo ultimo intendimento, le giurie, composte prevalentemente da architetti, ma anche da ingegneri e costruttori, si concentrano particolarmente sulla qualità complessiva del processo di realizzazione e meno sulla forza espressiva dell’autore. Questa impostazione porta a considerare come decisiva la capacità del progetto di dimostrare un equilibrio efficace tra aspetti economici, ambientali, tecnici, culturali e sociali. Questo non significa che viene ridotto il peso dell’autorialità, ma che la qualità autoriale non può essere letta se non attraverso la specificità del processo che ha generato l’opera.
In questo senso l’istituzione dei premi regionali IN/Architettura, oltre a contribuire a colmare la perdita di senso, che sembra investire molte delle grandi architetture à la page, fa supporre la possibilità di recuperare finalmente una maggiore dimensione civica e sociale del mestiere più bello del mondo.
Intervento di nuova costruzione
Premiati:
- Cascina Elena Winery (Progetto BRH+ | Committente Cascina Elena S.S.A | Impresa Fratelli Sartore srl), azienda vitivinicola a Rocchetta Belbo (CN)
- Casa di Langa (Progetto Gas Studio | Parisotto + Formenton Architetti | Committente Gentile ospitalità srl – (Krause Group) | Impresa MALABAILA & ARDUINO S.P.A.), ricettivo a Cerreto Langhe (CN)
- The Hole with the House Around (Progetto ELASTICO Farm | Committente Guido Fejles | Impresa Defilppi Costruzioni), residenza a Cambiano (TO)
- Chalet B / climber’s refuge (Progetto Luca Compri LCA architetti | Committenti Tiziano Baretti e Ileana Palermo | Impresa Riko Hise), residenza a Breuil-Cervinia (AO)
- Pro-tò-ti-po 1:1 variazione della ripetizione (Progetto ES-arch enrico scaramellini architetto | Committente e Impresa GLAIR srl), residenza a Valtournenche (AO)
Intervento di riqualificazione
Premiati
- Brands Distribution (Progetto BALANCE ARCHITETTURA | Committente Masini011 s.r.l | Impresa QUADRIFOGLIO srl), azienda a Torino
- Casa Calligaris (Progetto FOLLOW ARCHITECT | Committente Francesca Rissone e Stefano Gai | Impresa Gruppo Effe sa), residenza a Torino
- Cascina Otto (Progetto STUDIO WOK | Committente Luise Müller-Hofstede e Michael Epp | Impresa Offstage ), ricettivo a Cossano Belbo (CN)
- Ciabòt Ninin (Progetto Studio Ellisse Architetti | Committente Laura Sottovia | impresa Walter Patella e Merlino Zeldenthuis), agricolo/tempo libero a Gorzegno (CN)
- Gallerie d’Italia (Progetto AMDL CIRCLE | Committente Intesa San Paolo | Impresa Ediltecno Restauri), spazio espositivo a Torino
- Maison Lostan (Progetto Roberto Rosset e Gianfranco Gritella | Committente Regione Autonoma Valle d’Aosta, Assessorato istruzione e cultura e Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali | Imprese DOLMEN Consorzio Stabile Costruttori Valdostani s.c.a.r.l. – De La Ville Soc. Coop.- Consorzio Cooperative Costruzioni CCC Società Cooperativa) sede della Soprintendenza della Regione Autonoma Valle d’Aosta
Menzione speciale per la riqualificazione mediante i Bonus 110% di edifici pubblici
- ATC PIETRALTA (Progetto SMAPROGETTI | Tisessantuno Ass. | St. Chiabrera | Committente ATC Piemonte Centrale | Impresa SECAP Spa), residenza a Torino
Premio speciale “LISTONE GIORDANO”
- Casa sul lago di Mergozzo (progetto Elena Bertinotti | Committente Paolo Marini | Impresa EdilRestauri), residenza nella provincia Verbano-Cusio-Ossola
Premi speciali “WTW – WILLIS TOWERS WATSON”
- Innovation Center ITT (progetto ISOLA ARCHITETTI | Committente ITT Italia s.r.l. | Impresa Costruzioni Generali Gilardi S.p.a.), Centro ricerca a Barge (CN).
- Bivacco Edoardo Camardella (progetto CMR | Committente Famiglia Camardella | Impresa Gualini S.p.A.) a La Thuile (AO)
Premio speciale “FEDERBETON”
- S-LAB. Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (progetto ELASTICOFARM | committente INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare | Impresa Ruscalla Renato S.p.a) Centro ricerca a Torino
Nato a Torino nel 1968, si è laureato alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, dove nel 2000 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Architettura e Progettazione edilizia. Dal 1998 collabora con la Facoltà di Architettura di Torino e dal 2004 con la Facoltà di Architettura civile Bovisa del Politecnico di Milano. Professore a contratto nel corso di Composizione urbana per la laurea magistrale dal 2004 al 2012. Svolge la libera professione all’interno della Derossi Associati da lui co-fondata a partire dal 1997, si è qualificato in numerosi concorsi nazionali e internazionali di architettura e urbanistica. Ha pubblicato progetti e testi critici in numerose riviste nazionali e internazionali. È stato coordinatore del Gruppo Città e Territorio dell’Unione culturale Franco Antonicelli e componente del direttivo IN/Arch Piemonte