Paesaggio dell’attraversamento (© Antonella Valentini)

Lost Landscapes, il paesaggio al centro

Lost Landscapes, il paesaggio al centro

Chiamata per il convegno internazionale di Napoli, che riflette su un tema centrale attraverso l’abitare, la produzione e le reti

 

Published 13 febbraio 2023 – © riproduzione riservata

In occasione dell’assemblea generale annuale di IFLA Europe, AIAPP organizza a Napoli, 12 e 13 ottobre, il convegno internazionale “Lost Landscapes”, tema che sarà anche al centro della riflessione dei diversi paesi europei nelle relazioni dei loro delegati in apertura dell’assemblea.

I paesaggi, è noto, sono in continua evoluzione, ma talvolta le trasformazioni avvengono in modo improprio, a dispetto delle loro regole costitutive, in maniera omologante, provocando cesure e strappi incoerenti, cosicché perdono riconoscibilità.

Aprire oggi una riflessione su come i paesaggi mutano o diventano “altro”, tagliando il filo che li lega alla loro origine, lasciando andare qualcosa, perdendo caratteri e significati ma acquisendone anche di nuovi, comporta la necessaria considerazione dell’architettura del paesaggio come attitudine del progetto capace d’interpretare le condizioni dell’habitat contemporaneo e strumento fondamentale per contribuire a un rinnovamento del modo di abitare, produrre e attraversare i nostri paesaggi.

“Lost Landscapes” si pone dunque l’obiettivo di attivare un tavolo di confronto nel quale punti di vista, linee di ricerca, pratiche dell’architettura del paesaggio si confrontano intorno ad alcune “capacità” del progetto che, senza alcuna pretesa esaustiva, sono messe in tensione con tre sezioni tematiche.

 

Paesaggi dell’abitare

La prima sezione s’interroga sul senso dell’abitare contemporaneo, in particolare sull’ambiguità fondante e fertile che risiede nella dimensione sospesa di abitare tra città e campagna, tra urbanità ed entroterra, dove l’odierna attitudine del paesaggio rivela le sue potenzialità attraverso la forza della riscrittura, dell’agire a rete, per punti, per sistemi, assumendo l’incompiutezza e la discontinuità come parte dell’esito. Alla luce delle sfide attuali (climatica e sociale) una nuova considerazione degli spazi aperti, non più frammenti, ma un “sistema” significativo e significante alla scala metropolitana e territoriale, può offrire nuove opportunità di riconoscimento, rivitalizzazione rigenerazione da cui possono scaturire strategie integrate di salvaguardia, gestione e innovazione.

 

Paesaggi della produzione

La seconda sezione indaga su come sia possibile progettare paesaggi produttivi resilienti e in grado di fornire una vasta gamma di servizi ecosistemici a partire dalla collaborazione con i soggetti attuatori, innanzitutto le comunità che lì vivono e producono. Spesso, infatti, ogni volta che sono in gioco interessi economici forti, le comunità sono allontanate e con loro conoscenze, culture materiali, legami ancestrali alla base della creazione proprio di quei paesaggi. Non può essere risolta la complessità dei paesaggi semplicemente sostituendo, ad esempio, un paesaggio rurale preesistente con uno monofunzionale, agroindustriale o di turismo di massa o energetico, ma è necessario riuscire a introdurre innovazioni vivificando il paesaggio con nuove funzioni senza desertificarlo e spopolarlo.

 

Paesaggi dell’attraversamento

La terza sezione ragiona su come manifestare il valore materico e tattile, ma anche intangibile, delle relazioni che strutturano i paesaggi. Un’infinità di reti e relazioni, infatti, non solo fisiche ma anche immateriali (ecologiche, infrastrutturali, insediative, ma anche percettive, sociali, economiche, etc.) attraversano e descrivono i paesaggi, collegando luoghi di vita. Il progetto di paesaggio diventa occasione per raccontare lo spazio e il tempo, costruire un racconto contemporaneo che mantiene un filo narrativo con il passato, leggere le tracce di una memoria che si proietta nel futuro, creare nuovi modi di fruizione attiva e dinamica del paesaggio: il progetto dell’attraversamento dei paesaggi e il progetto dei paesaggi attraversati diventano un’unica narrazione che connette storie e geografie.

Per maggiori informazioni: aiapp.net/eventi/lost-landscapes-call-for-researches-projects/

 

 

Requisiti per la partecipazione

Call for RESEARCHES

  • abstract (max. 3.000 battute spazi inclusi) in italiano e/o inglese, in PDF. L’intestazione deve indicare a quale tra le tre sezioni tematiche si riferisce, il titolo, il nome dell’autore/degli autori, la qualifica professionale, l’appartenenza all’organizzazione o istituzione rappresentata (se necessario), l’indirizzo e l’indirizzo e-mail. Se l’abstract è presentato da studenti/esse è necessario indicare il nome dell’università e il corso di studi.
  • CV di max. 2.000 battute spazi inclusi

 

Call for PROJECTS

  • max n. 3 A3 impaginati in orizzontale contenenti la documentazione di 1 o più progetti (max. n. 3) realizzata con tecniche libere in formato PDF. Ciascun A3 deve riportare autore e titolo del progetto o realizzazione.
  • testo (max. 1.500 battute spazi inclusi) in italiano e/o inglese, in PDF (per ciascun progetto) contenente una descrizione del progetto e/o realizzazione. L’intestazione deve indicare a quale tra le tre sezioni tematiche si riferisce, il nome dell’autore/degli autori, la qualifica professionale, l’appartenenza all’organizzazione o istituzione rappresentata (se necessario), l’indirizzo e l’indirizzo e-mail, il luogo, l’anno e il committente.
    Se la candidatura è presentata da studenti/esse è necessario indicare il nome dell’università e il corso di studi.
  • un CV di max. 2000 battute spazi inclusi

 

Submission a: iflaeurope2023.segreteria@gmail.com
Scadenza: 6 marzo

 

 

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