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Bergamo e i maestri del paesaggio dimenticato

Bergamo e i maestri del paesaggio dimenticato

Report dalla XII edizione del festival “I Maestri del Paesaggio”, che ha ospitato la tavola rotonda AIAPP “Paesaggi energEtici”. L’edizione 2023 accompagnerà Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura

 

Published 27 settembre 2022 – © riproduzione riservata

BERGAMO. Progettare con la natura tenendo conto delle emergenze ambientali e sociali nel Nuovo regime climatico (Bruno Latour, 2015), ricollocare il progetto di paesaggio nei processi di trasformazione antropica dei luoghi, rivolgere una particolare attenzione ai territori dimenticati è il messaggio che emerge dalla XII edizione del festival “I Maestri del Paesaggio”, promosso da Arketipos con il sostegno di Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, UniAcque e Fondazione Cariplo e la partecipazione di aziende partner che trovano qui spazio per raccontare progetti legati al tema della sostenibilità attraverso installazioni dedicate.

Dall’8 al 25 settembre la manifestazione si è svolta, come di consueto, nella suggestiva cornice di Piazza vecchia in Città alta e ha posto l’accento sul tema d’attualità: “Forgotten Landscape”.

La Green Square 2022 è stata firmata dal progettista e professore Cassian Schmidt e dagli studenti dell’Università tedesca di Scienze applicate di Weihenstephan-Triesdorf (Aurelia Ibach, Verena Hurler, Fabiola Leonett von Wachter e Simon Schwarz), che si sono aggiudicati il concorso per la definizione del concept design e del focus, mentre la realizzazione è stata possibile grazie a un team di una ventina di professionisti, giardinieri e volontari.

Schmidt ha descritto l’allestimento come un “effetto fata Morgana”: in Piazza vecchia si specchia il paesaggio fluviale del Po. Un design vegetale che esprime il carattere tipico degli ambienti ripariali padani – con una composizione di piante arboree ed erbacee native o spontaneizzate sul territorio – e mostra al contempo combinazioni funzionali di piante che possono anche crescere insieme in un giardino urbano, riducendone la manutenzione ed aumentandone la biodiversità. Gli 82 alberi e le circa 8.000 piante sono il simbolo della necessità di una vegetazione molto più ampia – specialmente di alberi – nelle aree urbane, per risolvere i problemi di raffreddamento attraverso l’evapotraspirazione e di ritenzione idrica attraverso l’infiltrazione.

Il programma ha presentato oltre 75 eventi, di cui molti aperti al pubblico: talk, seminari tecnici, laboratori, atelier, aree didattiche, giochi, mostre e visite guidate pensate per bambini e famiglie. 18 ristoranti in Città alta hanno proposto “soste enogastronomiche” con i prodotti dell’alveo del Po e i piatti “dimenticati” della cucina tradizionale bergamasca, grazie all’iniziativa Forgotten Food, ideata da Arketipos e dall’associazione no profit De Cibo, per la cura della giornalista Silvia Tropea Montagnosi.

 

“Paesaggi energEtici”: l’impatto della produzione attraverso fonti rinnovabili

Sabato 17, nella prestigiosa Sala dei giuristi, si è svolta la tavola rotonda ideata dalle sezioni Lombardia e Campania di AIAPP, con gli interventi della presidente nazionale Maria Cristina Tullio, Fabrizio Cembalo Sembiase (presidente AIAPP Campania), Giuliana Gatti (vicepresidente AIAPP Lombardia), Anna Lambertini (sdirettrice della rivista “Architettura del Paesaggio”), Paolo Picchi, Maurizio Ori, Luigino Pirola (già presidente AIAPP), Simone Zenoni (presidente AIAPP Lombardia). Presenti anche ospiti d’eccezione: Jordi Bellmunt Chiva (socio AEP) e Agata Buscemi. Aperto a professionisti del settore, amministratori e liberi cittadini, il convegno ha affrontato il tema della produzione energetica attraverso fonti rinnovabili e del suo impatto sui nostri paesaggi. Il dibattito è stato preceduto dall’esposizione di alcune esperienze concrete tra l’Italia e la Spagna, in cui l’installazione di sistemi per la produzione di energia fotovoltaica e a biomassa si è dovuta confrontare con le peculiarità territoriali e paesaggistiche. Ne è emersa l’importanza del progetto come strumento risolutivo delle conflittualità locali, in cui il progettista del paesaggio assume il ruolo strategico di mediatore e coordinatore di competenze multidisciplinari.

Tra gli altri appuntamenti, l’International meeting ha aperto il sipario del Teatro sociale di Bergamo con esperti e progettisti del paesaggio provenienti da tutto il mondo. La narrazione per immagini dei relatori, l’introduzione e i dialoghi con esperti e giornalisti di settore hanno accompagnato il pubblico in un emozionante viaggio attraverso luoghi e contenuti. L’architettura di Luciano Pia che ha delineato nuovi paesaggi urbani attraverso un’inversione nella composizione, procedendo dallo spazio aperto al costruito; la concezione ecosistemica di Eric Lenoir; i paesaggi dell’abitare di Ground Studio illustrati da David LeRoy; la magia dei luoghi ritratta dalle fotografie di Ngoc Minh Ngo; le proposte per le nuove urbanizzazioni in Africa basate sull’ecologia dello studio SOM presentate da Gareth Edwards; le molteplici e inattese configurazioni e forme di vita degli interventi di John Little; le trame dei piccoli giardini e grandi parchi di Juan Grimm Moroni che mettono in risalto la sublimità della natura dei territori che li circondano; il caleidoscopio di composizioni e colori dei progetti nel mosaico di territori australiani di Kate Cullity.

La cerimonia di premiazione dell’International Landscape Award ha chiuso la kermesse, con il presidente di Arketipos Vittorio Rodeschini insieme al sindaco Giorgio Gori che hanno lanciato ai cittadini un appello di grande partecipazione alla prossima edizione del festival, che si svolgerà in occasione di Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura 2023.

 

 

Autore

  • Ida Lia Russo

    Architetto, specializzata in Architettura del Paesaggio e PhD in Progetto e Recupero Architettonico Urbano ed Ambientale. Dal 2008 al 2020 docente a contratto di Architettura del Paesaggio e Progettazione architettonica presso il Politecnico di Milano. Impegnata in attività editoriali e culturali. Dal 2014 Socia AIAPP Associazione Italiana Architettura del Paesaggio e redattore della rivista Architettura del Paesaggio per la Sezione Lombardia. Svolge attività professionale in Italia ed all'estero.

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