“Giardini e Paesaggi aperti 2020”: 45 siti aperti per combattere la crisi climatica
Il mese del paesaggio dell’IFLA riporta il festival promosso in tutta Italia da AIAPP per celebrare il valore del paesaggio come risorsa per il paese
Settembre è stato proclamato dall’IFLA (International Federation of Landscape Architects) il “mese del paesaggio”. Per celebrare il valore del paesaggio come risorsa per i territori e per tutto il paese, AIAPP promuove anche in questo difficile 2020 il suo festival nazionale “Giardini e Paesaggi aperti”, incentrandolo, nel settantesimo anniversario della sua fondazione, su un tema oggi sempre più al centro dell’attenzione: “Sfide climatiche – Climate Challenges”.
L’edizione 2020 di “Giardini e paesaggi aperti” ha preso avvio il 4 settembre ed è prevista in conclusione alla fine di ottobre. Con il suo ricco programma di eventi e siti vuole dimostrare con i fatti che è possibile cambiare il territorio e renderlo più resistente agli stress ambientali e che questo processo è perfettamente compatibile con la gestione dei beni artistici e culturali del nostro paese.
In Basilicata, gli Orti saraceni di Tricarico (Matera) coltivano essenze alimentari dimenticate, mentre a Potenza, ma anche in molte altre città, gli orti urbani hanno recuperato terreni degradati facendoli diventare luoghi di agricoltura e apicoltura di comunità.
In Piemonte, l’esempio dei parchi di Villa Sassi e del Castello di Moncalieri sono un esempio della positiva trasformazione di parchi storici che stanno diventando rifugi per città sottoposte al martellamento del clima che cambia.
In Emilia-Romagna, i “raingardens” di Ravenna e Cervia aiutano a garantire la resilienza dei centri abitati in caso di alluvioni; l’ecovillaggio di Castelnuovo Rangone (Modena) è completamente realizzato secondo i criteri della bioarchitettura.
In Trentino-Alto Adige il Parco Terme di Levico (Trento) è stato oggetto di un intervento di restauro ambientale per riparare i danni della tempesta che lo aveva colpito nell’ottobre 2018.
L’appuntamento di Bergamo è particolarmente significativo in questo 2020 funestato dalla grave emergenza sanitaria. La città simbolo della pandemia ospita l’evento “Il paesaggio resiliente del Parco dei Colli di Bergamo”, con cui dimostra come sia possibile creare con successo un paesaggio resiliente che sia in grado di rispondere positivamente alle sollecitazioni di un territorio, come quello padano, fortemente minacciato dagli inquinamenti e dal crescente consumo di suolo.
I giorni dal 17 al 20 settembre sono invece dedicati a un viaggio studio a Pantelleria, dove il paesaggio e un’agricoltura caratterizzata da terrazzamenti e muri a secco e dalla coltivazione della vita ad alberello hanno stretto un rapporto simbiotico.
Roma sarà infine lo sfondo per un’installazione e lo svolgimento del programma “Strategie Green2020”, promosso da AIAPP insieme ad Assoverde con la collaborazione di associazioni e istituzioni. 4.600 mq di prato verde attrezzato e 40 alberi ricopriranno piazza Tevere fino a fine ottobre, ricreando un “paesaggio inaspettato” tra ponte Sisto e ponte Mazzini dimostrativo della capacità del verde di combattere l’effetto isola di calore, di assorbire le sostanze inquinanti e dare salute e benefici.
Per la presidente AIAPP Maria Cristina Tullio “Giardini e Paesaggi aperti 2020 è un’occasione per mostrare i benefici che gli interventi di architettura del paesaggio possono determinare, rispetto alle sfide che i cambiamenti in atto ci impongono, in termini di superamento e mitigazione di molte criticità ambientali e sociali. Attraverso visite guidate, incontri pubblici, momenti formativi e dimostrativi, workshop e convegni, si illustreranno interventi capaci di mitigare tali criticità, intervenendo dalla grande alla piccola scala. Dalla progettazione ambientale alla pianificazione territoriale; dall’ecologia urbana al progetto di restauro dei giardini storici; dalla progettazione di spazi pubblici alla sistemazione di giardini privati”.
Consulta il calendario del festival: aiapp.net/giardini-paesaggi-aperti-2020/
Marco Minari è architetto libero professionista. Si occupa di progettazione paesaggistica, architettonica e degli spazi pubblici e di restauro. È consigliere nazionale AIAPP per il triennio 2019- 2021. È componente del comitato organizzatore di Open House Torino.