90 anni di INU, guardando ai giovani

90 anni di INU, guardando ai giovani

Il laboratorio per i giovani festeggia l’anniversario di fondazione dell’Istituto nazionale di urbanistica

 

«L’Istituto Nazionale di Urbanistica, ente di diritto pubblico, con sede in Roma e Sezioni nelle Regioni, promuove e coordina gli studi di urbanistica e di edilizia, ne diffonde e valorizza i principii e ne favorisce l’applicazione. Quale Ente di alta cultura e di coordinamento tecnico giuridicamente riconosciuto, presta la sua consulenza e collabora con le pubbliche Amministrazioni, centrali e periferiche nello studio e nella soluzione dei problemi urbanistici ed edilizi, sia generali, sia locali, e cura i rapporti con organizzazioni od enti similari dei vari Paesi, nei limiti e nelle forme stabiliti per disposizione di legge»: è il testo integrale dell’articolo 1 dello Statuto dell’Istituto nazionale di urbanistica, l’organizzazione di riferimento per quanto riguarda l’urbanistica e il governo del territorio nel nostro Paese. Vale la pena rileggerlo, per meglio inquadrare il senso di un anno che si è appena aperto, il 2020, che rappresenta il novantesimo anniversario della nascita dell’Istituto.

Per la ricorrenza, l’INU ha in cantiere una serie d’iniziative che uniranno l’operatività al ricordo e alla celebrazione. Sarà presto online un portale web apposito dove al materiale di archivio – documenti, studi e ricerche utili a ripercorrere la storia dell’Istituto – si affiancheranno i riferimenti per la promozione degli eventi locali (si chiederà il contributo delle sezioni e dei soci per iniziative che alla valorizzazione del livello territoriale sommino i riferimenti alla storia dell’INU e al suo significato) e della “call” per la Giornata di studi, l’evento INU pensato per il mondo dell’Università e della ricerca, che tradizionalmente si svolge a dicembre a Napoli e che quest’anno sarà organizzato come culmine delle celebrazioni. A cominciare dai contenuti: nelle settimane scorse è stata diffusa già una “precall” che anticipa gli obiettivi. Un passaggio: «Anche se non si può sostenere che con i suoi 90 anni di vita l’INU è l’urbanistica moderna italiana, di certo l’ha accompagnata durante il suo percorso, in certe fasi come assoluto protagonista, dettando l’agenda e stabilendo una egemonia culturale e politica o perlomeno la forza propulsiva per il suo sviluppo, in altre si è diviso su posizioni anche contrapposte, finendo per rappresentare comunque la cultura disciplinare del momento alle prese con scelte difficili, in altre ancora si è trovato in posizione laterale rispetto a nuove espressioni che lo contestavano… Dopo novant’anni di attività l’INU propone un momento di riflessione su un così ricco e interessante periodo della storia culturale del nostro paese ed invita i ricercatori e gli studiosi, secondo le proprie inclinazioni, linee di ricerca, metodi ed approcci, ad investigare su questo passato più o meno recente, facendo della Giornata di studi del 2020 l’occasione di presentazione di quelle acquisizioni che possono rendere più affidabile la capacità degli urbanisti e pianificatori a dare risposte e una prospettiva di rigenerazione dello spazio abitato». La call vera e propria sarà diffusa a maggio.

Infine è rilevante la recente istituzione del laboratorio “INU Giovani” che, pur non rientrando formalmente nelle iniziative per il novantesimo anniversario, ne interpreta lo spirito scelto, di proposta, operatività, sguardo al futuro. “INU Giovani” è rivolto agli studenti universitari, ai neolaureati e ai dottorandi di ricerca attivi sulle tematiche che riguardano l’urbanistica, la pianificazione e la progettazione urbana e territoriale. L’obiettivo principale è quello di far conoscere e valorizzare le idee, i progetti e i lavori dei giovani che vi partecipano. La responsabile è Luana Di Lodovico: l’evento di presentazione è previsto per il mese di febbraio. E’ quindi consigliabile aderire a stretto giro, entro i prossimi giorni: finora si è arrivati a circa cinquanta iscritti.

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Immagine di copertina: Adriano Olivetti (1901-1960), presidente dell’INU dal 1950 (dopo il III Congresso) al 1960

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